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La “Cultura sotto il vulcano” porta la firma di Federico Bianca, vincitore del Premio Letterario nella prestigiosa sezione “Narrativa/Saggio” di EtnaBook

L'autore salito sul palco è stato accolto da applausi e urla di gratitudine dalla folta platea

È un classico che poche volte si è ripetuto nella storia della letteratura quello che è accaduto a “Riscatto” antologia di racconti di Federico Bianca, pubblicato per i tipi di Felici Edizioni.

Il libro ha stentato per diversi mesi a imporsi all’attenzione del pubblico, quando la critica lo decretava però come un ottimo volume di stile e di contenuti, tra la riflessione e l’ironia leggera.

Il 2022 sembrava essere l’anno di fine del terrore della pandemia da Covid: così non fu e ancora chi si lanciava per presentazioni o diffusione fisica non riscontrava quei grandi pubblici che prima della succitata pericolosità si realizzava.

Improvvisamente, a distanza di un anno e senza un ufficio stampa dedicato “Riscatto” approdava in più parti dello stivale e il prof. Federico Bianca trascorreva le sue settimane tra le lezioni (adorato dagli alunni) e gli aeroporti.

La conclamazione avviene nel più rinomato e importante Festival del Libro e della Cultura della Città di Catania, il primo a nascere: “Etnabook – Festival Internazionale del Libro e della Cultura”.

Nella V edizione dell’anno del Signore 2023, in una serata afosa del 20 settembre, tra menzioni speciali e premiazioni eccellenti, diretta dalla prestigiosa favella di Paolo Maria Noseda, traduttore noto nelle trasmissioni di Fabio Fazio e Simona Zagarella, colta giornalista etnea che fa la spola tra la provincia e la città di Catania, nel momento in cui la sezione “B”, definita “il fiore all’occhello”, corrispondente alle categorie narrativa e saggistica, come è solito deciso dai due papà del festival, lo scrittore Cirino Cristaldi e il filosofo e scrittore Salvatore Massimo Fazio, viene annunciata per conoscere sugli oltre 500 iscritti i 10 finalisti con un countdown al cardiopalma si giungeva alla terza posizione aggiudicatasela la messinese regista e docente Giusi Arimatea con “Di donne, di ieri”.

Due erano i restanti: l’etnea trapiantata in Toscana, Roberta Castelli e il catanese che in città vive Federico Bianca.

La formula è la più comune dire il nome del vincitore e invece no: Paolo Maria Noseda, per l’occasione accompagnato dalla bookblogger Federica Duello, annunciano con un avallo di quel cardiopalma appena citato che la piazza d’argento viene assegnata all’ opera “Il delitto della via Etnea” (Frilli Editori) della Castelli… sbiancato come è di matrice il suo cognome, il Noseda annunciva così: Ladies And Gentlment the winner is FEDERICO BIANCA con il suo libro di debutto, “Riscatto”!

L’autore salito sul palco è stato accolto da applausi e urla di gratitudine dalla folta platea.

Saliti anche il Cristaldi e il Fazio, il giovane docente è stato preso d’assalto ricevendo sincere congratulazioni dagli altri 9 finalisti che hanno atteso un anno per sapere la loro sorte.

Un libro dal titolo profetico: quando ci provi, cadi e appena stai per rialzarti inciampi nuovamente e ancora una volta ricadi fino ad ergerti, sicché calamità naturale vuole che devi fermarti e credi che nulla è valso… poi la scalata fino ad importi primo in assoluto!

Congratulazione A Federico Bianca e a tutti i suoi ringraziati che hanno reso possibile questa vittoria che lo ha visto protagonista non solo per una sera, date le parole che si sentivano dallo Staff per il classico che si sussegue nei mesi a seguire al fine di iniziare la parte più complessa da scegliere: diventare nuovo giurato del prestigioso Premio del più importante Festival della Sicilia orientale.


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