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La mobilità Erasmus dopo la pandemia, a Catania docenti e funzionari da nove paesi europei

La “Erasmus+ Staff Week”, giunta alla decima edizione, è stata aperta dalla prorettrice Francesca Longo, che ha dato il benvenuto agli ospiti internazionali nell’aula magna del Palazzo centrale

Docenti e funzionari da 16 atenei di Bulgaria, Croazia, Francia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna, sono da stamattina ospiti dell’Università di Catania per una settimana di incontri formativi e di confronto sul tema “Erasmus+ Mobility after Covid 19: new educational perspectives”.

La “Erasmus+ Staff Week”, giunta alla decima edizione, è stata aperta dalla prorettrice Francesca Longo, che ha dato il benvenuto agli ospiti internazionali nell’aula magna del Palazzo centrale: “Ho il piacere e l’onore di accogliervi nel nostro ateneo, anche a nome del rettore Francesco Priolo che è il nostro più convinto sostenitore – ha detto la prof.ssa Longo -. Il programma Erasmus è uno dei pilastri della nostra strategia di internazionalizzazione e siamo felici di poter organizzare questo momento di incontro per permettere a università di realtà molto differenti tra loro, ma accomunate dallo stesso respiro europeista, di visitarsi e di confrontarsi sulle proprie strategie”.

Il tema scelto quest’anno riguarda la mobilità dopo la pandemia, come hanno ricordato nei propri interventi la coordinatrice istituzionale Erasmus Daniela Irrera, e le delegate d’ateneo all’internazionalizzazione Lucia Zappalà e Rosaria Sicurella, presentando le strategie dell’ateneo catanese in relazione anche alla modalità della didattica a distanza sperimentata in questi ultimi anni di emergenza sanitaria legata al Covid: “Ci auguriamo – ha auspicato la professoressa Zappalà – che questo momento rappresenti l’inizio di un rapido ritorno alla normalità, anche sul piano degli scambi internazionali fra università”. L’iniziativa, promossa dall’ufficio Relazioni Internazionali della Direzione generale, si colloca nell’ambito del programma Erasmus Plus che prevede una misura indirizzata al personale docente e non docente, con quasi 270 partecipanti dal 2012 ad oggi.

La nuova edizione della Staff Training Week vedrà il coinvolgimento attivo del dipartimento di Scienze della Formazione che ospiterà le attività seminariali finalizzate al trasferimento di competenze, all’acquisizione di capacità pratiche e all’apprendimento di buone prassi da parte dei beneficiari sugli aspetti relativi alle nuove prospettive formative: “Sarà una grande opportunità per conoscerci e scambiare esperienze reciproche – ha sottolineato la direttrice del Disfor Loredana Cardullo -, focalizzando l’attenzione sulle ultime novità relative ai programmi Erasmus e dandoci la possibilità di imparare gli uni dagli altri”.

“Vi siamo davvero grati – ha aggiunto la coordinatrice Erasmus del dipartimento di via Teatro Greco, Paola Leotta -, alcuni di voi hanno viaggiato molto per stare con noi a Catania, in un momento non certamente facile per gli spostamenti, con l’obiettivo comune di costruire quella che chiamiamo ‘consapevolezza internazionale’. Grazie perché ci date l’onore di apprendere qualcosa di voi, sulla vostra cultura, la vostra lingua e il vostro stile di vita, in cambio vi offriamo l’opportunità di godervi una particolare ‘esperienza siciliana’ che possa arricchire il fitto programma di lavori previsti dalla Eramus Staff Week”.

A partire da domani, nella sede del Dipartimento di Scienze della formazione, si terranno tre sessioni di lavori: “Disfor Didactic And Research Priorities” (martedì 1° febbraio); “Student Mobility: New Learning Perspectives” (mercoledì 2 febbraio); “Staff Mobility: New Teaching Perspectives” (giovedì 3 febbraio). Venerdì 4 febbraio la cerimonia di chiusura dell’Erasmus+ Staff Week nell’aula magna del Palazzo centrale. Moderati dalla docente Daniela Irrera (Erasmus Institutional Coordinator), interverranno i docenti Cristina Satriano, Paola Clara Leotta, Lucia Zappalà, Rosaria Sicurella e Martino Ruggieri.


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