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Lavoro e sicurezza, in preparazione campagna di aggiornamento per i rappresentanti dei lavoratori

Attanasio: "Non vogliamo che cali il silenzio dopo la tragedia di Aci S.Antonio: si deve fare della sicurezza un tema cogente"

“Per la salute e la sicurezza sul lavoro occorre prima partire da tutto ciò che manca: per primi i controlli. Poi, occorre una più estesa opera di formazione e informazione. A Catania, la Cisl si sta preparando per dare maggiore forza ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls e Rlst) di tutte le federazioni cisline e, quindi, per un ulteriore confronto con le istituzioni preposte a controlli e verifiche”.

Lo dichiara Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, in occasione del comitato esecutivo provinciale, il parlamentino del sindacato, con i segretari territoriali Rosario Portale e Lucrezia Quadronchi, alla presenza di Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl siciliana, a pochi giorni dall’ultima tragedia sul posto di lavoro avvenuta ad Aci S.Antonio.

“Non vogliamo che cali il silenzio, dopo l’ondata emotiva per i tragici incidenti di alcuni giorni fa e di questa escalation di sangue nei luoghi del lavoro – afferma Attanasio – ecco perché occorre fare della sicurezza sul lavoro un tema cogente. Occorre partire dall’aumentare concretamente i controlli, verificando oltre all’applicazione dei corrispondenti contratti di lavoro, che nei subappalti vengano mantenuti i giusti livelli di protezione e prevenzione”.

“I controlli sono importanti – ribadisce – per verificare l’adozione dei dispositivi di protezione individuali (Dpi), cioè di qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore, per proteggerlo contro uno o più rischi che possono minacciarlo durante il lavoro. Gli imprenditori devono comprendere che la sicurezza e la salute sul lavoro non sono costi, ma investimenti sul valore della persona.”

“Occorre poi costituire un apposito albo degli enti certificatori, perché recentemente ne abbiamo registrato una proliferazione che solleva non poche perplessità, senza alcun controllo sulla qualità della formazione impartita. “

“Non certo per ultimo, poi, va fatta anche una più estesa campagna di formazione ai lavoratori, perché al momento non sono sufficienti le ore previste. Ma la cultura della prevenzione del rischio va introdotta sin dalle scuole secondarie, continuando poi all’ingresso nel mondo del lavoro. “

“Proprio sul tema della formazione, come Cisl confederale catanese – prosegue il segretario – intendiamo dare maggiore forza agli Rls e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) di tutte le nostre federazioni di categoria. Queste sono figure aziendali previste dal D.lgs.81/08, perché i lavoratori possano collaborare nella scelta e nella verifica delle misure previste dalla legge. “

“Con tale obiettivo, rinforzeremo il nostro Dipartimento per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, e avvieremo una campagna di aggiornamento formativo dedicata proprio a Rls e Rlst, mettendo a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori i nostri esperti che potranno essere contattati anche per e-mail o whatsapp. L’aggiornamento si concluderà con un’occasione di confronto con tutte le istituzioni delegate al controllo del rispetto delle norme di sicurezza e con la stessa Prefettura”

Per Cappuccio “da febbraio la campagna di mobilitazione “Fermiamo la scia di sangue” sta impegnando la Cisl in centinaia di assemblee e iniziative nei luoghi di lavoro e sui territori, e nel confronto col governo”.

“Abbiamo ottenuto alcuni risultati positivi – rimarca – ma intendiamo incalzare ancora governo, sistema delle imprese, autonomie locali, per garantire, da un lato, piena attuazione delle misure appena introdotte, e dall’altro a mettere in campo altri interventi indispensabili. Come ad esempio, l’adeguamento del numero degli ispettori, la cui quantità è aumentata a livello nazionale. ma in Sicilia tale provvedimento deve essere ancora recepito”.


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