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Malamovida a Catania, Finocchiaro (Italia Viva): “non servono misure da “ventennio”

L'esponente di Italia Viva contesta la recente ordinanza del sindaco Trantino nella parte in cui vengono individuati anche i luoghi privati come luoghi da vigilare per fare prevalere il nuovo ordine di lotta dura alla libertà di divertirsi

Sulla “malamovida” il Comune si affida ad inutili misure per la sua regolamentazione. Il Sindaco Trantino fa “centro” nell’individuare dannose iniziative che rischiano anche di creare forti problemi al turismo giovanile che invade  Catania“. A dichiararlo il vice coordinatore provinciale di Italia Viva, Carmelo Finocchiaro, che ricorda come Italia Viva abbia già proposto un razionale percorso per salvaguardare la “Buona” movida.

Finocchiaro ritiene molto grave che nell’ordinanza, il sindaco individua anche i luoghi privati come luoghi da vigilare per fare prevalere il nuovo ordine di lotta dura alla libertà di divertirsi, “mentre sarebbe utile concentrarsi nell’individuare e punire operatori e frequentatori che non rispettano le buone regole della convivenza nei luoghi cittadini. Con questa ordinanza Trantino – prosegue – ricorda quelle misure che si applicavano nel periodo del “ventennio”. Insomma anche questa prima iniziativa, denota la debolezza di una amministrazione senza idee e senza progetti, che pensa di trasformare la città con misure di polizia, mentre sarebbe opportuno condividere con gli attori coinvolti e con il nuovo consiglio comunale i processi che riguardano la nostra Città”.


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