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Mascalucia, l’ex Pime diventa polifunzionale vocato all’enogastronomia

Un piano di rilancio ambizioso che porterà alla creazione di un polo polifunzionale vocato all’enogastronomia e alla viticoltura ed insistente su una superficie complessiva di 40mila metri quadri

La struttura ex Pime di Mascalucia, acquistata a maggio 2023 dal comune pedemontano, è pronta a essere ufficialmente rilanciata grazie a un percorso sinergico con la regione attraverso l’assessorato regionale dell’agricoltura.

Nella giornata di ieri il sindaco Vincenzo Magra, unitamente all’assessore comunale con delega al bilancio Alessio Cardì e ai tecnici comunali, ha incontrato a Palermo l’assessore Luca Sammartino nella prima riunione operativa per definire l’iter di riqualificazione del plesso già appartenuto all’Istituto Pontificio Missioni Estere.

Un piano di rilancio ambizioso che porterà alla creazione di un polo polifunzionale vocato all’enogastronomia e alla viticoltura ed insistente su una superficie complessiva di 40mila metri quadri.

L’idea progettuale prevede un impegno della regione in prima linea per realizzare una realtà che possa creare sviluppo e occupazione coinvolgendo gli stakeholders e creando le condizioni per una crescita esponenziale dell’intero comparto.

L’incontro in assessorato a Palermo è, di fatto, la prima riunione operativa per intraprendere il percorso di rilancio della struttura sita a Mascalucia, nella frazione di Massannunziata.

“Ringrazio Sammartino per l’interesse e la lungimiranza mostrati rispetto al progetto di sviluppo che abbiamo avuto il piacere di portare alla sua attenzione e che è stato condiviso dall’intero gruppo dei vertici regionali – dichiara il sindaco Vincenzo Magra – Pertanto si realizzerà un iter di valorizzazione dei locali ex Pime per rilanciare il territorio con un piano di investimenti senza precedenti. Ringrazio anche l’assessore Cardì e gli uffici per aver lavorato con zelo nella pianificazione di una proposta che ci vedrà protagonisti anche con il Gal Etna Sud. Mi preme, infine, ringraziare il dottore Gaetano Aprile, direttore dell’Irvo, e il dottore Calogero Foti, capo di gabinetto dell’assessorato dell’agricoltura, per l’impegno profuso in questa importante fase di pianificazione ed interlocuzione”.


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