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Migranti bloccati a Catania, sit-in della Cgil al Porto. Gli studenti occupano le scuole

Toni decisamente diversi da Forza Nuova Catania che parla di "assalto ai porti"

Continuano le reazioni dal mondo politico, sindacale e sociale alla questione dei circa 200 migranti fermi al porto di Catania.

La Cgil di Catania in queste ore sta partecipando al presidio permanente al Porto, creatosi su proposta della Rete antirazzista. Con una propria delegazione il sindacato sta così manifestando il proprio sostegno ai migranti e agli equipaggi delle navi Humanity 1 e Geo Barents.

Al sit in di mercoledì 9 novembre alle ore 17 sarà presente anche la Cgil nazionale rappresentata dalla segretaria confederale, Tania Scacchetti.

“Insieme ad altre associazioni e ai movimenti cittadini, il nostro sindacato ha scelto di fare la propria parte monitorando come si evolvono i fatti ora dopo ora. Ma soprattutto chiediamo ad alta voce che tutti i naufraghi vengano accolti e, al contrario di quanto sta avvenendo, che non vengano selezionati arbitrariamente. – sottolinea il segretario della Camera del lavoro di Catania, Carmelo De Caudo – Quest’ultima è una pratica fuori legge indegna di un paese civile, come abbiamo già dichiarato anche insieme alla Cgil Sicilia. Insieme alla Rete anti razzista, alla Rete Restiamo umani, ad Anpi, Arci, Libera, agli studenti medi e universitari, e ai tanti altri cittadini che con le loro bandiere o anche a titolo personale ogni giorno si incontreranno qui, noi non abbasseremo la guardia. Catania non può essere periodicamente teatro di abusi sui migranti e sulla democrazia stessa”.

Toni decisamente diversi da Forza Nuova Catania che parla di “assalto ai porti”. “Il nuovo governo, che in campagna elettorale prometteva “blocchi navali” e stop all’immigrazione china come sempre il capo alla plutocrazia europea sempre pronta a penalizzare la flebile Indipendenza e quel che resta della Sovranità degli Stati, soprattutto di quegli Stati che bisogna colpire ed impoverire duramente per renderli più duttili al globalismo, al multiculturalismo e alla sostituzione etnica con milioni di allogeni provenienti dall’Africa e dall’Asia”. – dice Giuseppe Bonanno Conti, segretario regionale Forza Nuova Sicilia.

“La sinistra starnazzante ha trovato occasione per esibirsi nelle solite pagliacciate con l’accorrere di personaggi che, se non ci fossero queste occasioni create da tali “ONG” che non sono altro che organizzazioni antinazionali pagate dai grandi globalisti apolidi e transumanisti, non avrebbero risalto nemmeno nelle riunioni dei propri condomini dove il più delle volte risultano sconosciuti. Tra i sinistroidi c’è chi improvvisa un sit-in al porto di Catania e chi si fa la passerella a bordo della Humanity 1. – recita la nota di Forza Nuova – Sono gli stessi che non perdono occasione per gridare continuamente al pericolo fascismo. Gli stessi che si sono inventati la fine della legge 194 e del diritto all’aborto. Gli stessi che nelle scorse settimane si scandalizzavano quando la polizia bloccava l’assalto dei collettivi alla Sapienza o sgomberava 3.500 sballati al rave party. Gli stessi che applaudivano ai provvedimenti del lockdown cinese e all’emarginazione e discriminazione dei lavoratori e degli italiani non “sierati”. Sono quelli che oggi si schierano al fianco delle Ong e inforcano il vessillo “porti aperti per tutti i migranti”. Tutti in cerca, dopo la batosta elettorale, di un briciolo di visibilità.”

“Purtroppo non si intravede ancora una forte reazione delle poche forze sane del Popolo Italiano che intimorito da repressione poliziesca e dal bombardamento mass mediatico sembra non avere voglia di scendere in piazza e si accontenta dei soliti post laconici sui social dove invocano la “loro paladina” che li venga a salvare da questo tsunami immigratorio che si sta abbattendo sull’Italia. – afferma Giuseppe Bonanno Conti – Fermare le imbarcazioni e allontanarle nelle acque internazionali, costringere le navi ad approdare nei porti della loro bandiera di appartenenza, accertare responsabilità e speculazioni sullo sfruttamento del traffico di esseri e di organi umani, sequestrare e disarmare le imbarcazioni che trasgrediscono; Questi i provvedimenti urgenti ed indifferibili!”

“Forza Nuova ha da sempre preso posizione per una totale chiusura delle frontiere e per una remigrazione degli immigrati sbarcati verso i loro paesi di origine con un massiccio umano rimpatrio. A fronte di questi provvedimento bisogna avviare un vero piano di aiuti verso le economie povere degli altri continenti dove purtroppo oligarchie straricche affamano i loro popoli utilizzando gli aiuti inviati in acquisto di armi e in spese per lusso sfrenato lasciando la stragrande parte della popolazione nella fame e nella miseria. – e poi conclude – Il governo italiano e l’Unione Europea anziché fomentare guerre nell’est dell’Europa investano le risorse per aiutare e seguire nello sviluppo economico e sociale le zone di provenienza di questi immigrati che cercano fortuna nei nostri territori andando spesso ad ingrossare le fila del malaffare e creando quartieri ghetto che stanno sfigurando profondamente quelle che erano una volta le più belle città del mondo. Forza Nuova dice basta agli sbarchi nei porti e sulle coste ed è pronta a mobilitarsi con azioni di protesta contro questa invasione programmata e sostenuta da chi vuole cancellare e sostituire il nostro Popolo, la nostra Cultura, la nostra Religione e la nostra Identità.”

La questione è arrivata fin dentro le scuole, tanto che gli studenti del liceo Spedalieri di Catania ha occupato i locali dell’istituto.

“Noi studentesse e studenti del liceo Spedalieri di Catania assistiamo inorriditi all’inumano trattamento riservato dal governo del nostro Paese ai naufraghi portati in salvo dalle navi Humanity 1 e Geo Barents. – si legge in una nota – Ciò che sta avvenendo al porto della nostra città non è accettabile. Tutti noi abbiamo preso atto della necessità di mobilitarci, uniti, contro questo macabro teatrino. Non possiamo restare inermi dinnanzi alla solita vecchia retorica di distrazione di massa sulla pelle dei più deboli. Non abbiamo paura di essere tacciati di buonismo, noi siamo qui oggi ad urlare che Catania è città di solidarietà e di accoglienza, nessun uomo è “illegale”. Ci parlano di “cernita”, “carico residuale”, “vulnerabili” e, conseguentemente di “invulnerabili”. Si dimenticano però di star parlando di esseri umani. Duecentocinquanta vite umane, tenute in ostaggio, violando così, di fatto, la Convenzione di Ginevra e la Carta dei Diritti Umani. Da ciò nasce la necessità di riprenderci i nostri spazi e riunirci in assemblea autogestita in data odierna. Intendiamo la scuola come luogo di uguaglianza, accoglienza, equità, tutti valori che oggi ispirano il nostro gesto. Non possiamo permettere a questo governo di continuare a scrivere pagine di una storia buia e vergognosa. Per questo, noi studenti e studentesse, ora più che mai, dobbiamo insorgere e mobilitarci contro una politica disumana e assassina”.


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