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Migranti, l’Ue: “vanno soccorsi indipendentemente dalle circostanze”. Schifani: “basta Sicilia unica porta d’Europa”

"L'Unione europea bacchetta, ma fino a oggi non si è mai fatta carico di vere ricollocazioni"

In base alle norme internazionali ogni sforzo dev’essere fatto per assicurare che il tempo di permanenza sul navi dei migranti sia ridotto al minimo“. Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Anitta Hipper, in merito alle navi Ong a largo delle coste italiane.

Tre navi si trovano nelle acque territoriali dell’Italia e accogliamo con favore il fatto che ieri sera verso le 10 siano stati fatti sbarcare circa 500 migranti, con l’Italia che ha permesso lo sbarco delle persone vulnerabili. La Commissione non è responsabile di coordinamento operazioni in mare né di scegliere porto di sbarco. Ma voglio reiterare che esiste un dovere sia morale che legale di salvare vite a prescindere dalle circostanze che hanno portato le persone a una situazione di emergenza in mare”. Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Anitta Hipper, durante il briefing quotidiano con la stampa rispondendo a una domanda sui migranti nelle navi delle ong in attesa di un permesso per sbarcare in Italia. “Stiamo seguendo da vicino la situazione”, ha aggiunto la portavoce. “Al momento ci sono quattro navi con 573 persone a bordo e che hanno chiesto per un porto di sbarco sicuro e sono in attesa di istruzioni dalle autorità”, ha precisato.

L’Unione europea bacchetta, ma fino a oggi non si è mai fatta carico di vere ricollocazioni. Dobbiamo dire le cose come stanno: non possiamo essere noi la prima porta dell’Europa, la Sicilia, e poi ci si ferma lì. L’Europa è altro, è altri Paesi. Questa nave che batte bandiera tedesca perchè non si sposta nelle realtà settentrionali dell’Europa? Dobbiamo cercare un punto di sintesi”. Ha dichiarato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a Tagadà su La7.

“Questa linea politica diversa del governo può essere un elemento deterrente per i traffici, per i contrabbandieri di vite umane e per coloro che si affidano a loro. Anche per le Ong che hanno ripreso alla grande quello che hanno fatto in questi mesi: attendere i migranti in acque internazionali, prenderli a bordo e portarli in Italia” ha proseguito Schifani.


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