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Omicidio ad Aci Sant’Antonio: la separazione dal socio il movente del delitto

La vittima, alcuni mesi addietro si era separata dal socio per mettersi in proprio, circostanza che avrebbe determinato una forte acredine nei suoi confronti da parte del figlio dell’ex collega

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale etneo hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto a carico del 33enne Antonino Cosentino, di Aci Sant’Antonio, con precedenti di polizia, commerciante all’ingrosso di pollame, poiché gravemente indiziato, in una fase dell’indagine in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti, di omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da sparo, in relazione al fatto di sangue avvenuto nella serata del 27 febbraio 2023 ad Aci Sant’Antonio.

Al riguardo i militari operanti, coordinati da questa Procura, all’esito di una complessa manovra investigativa, condotta mediante attività tecniche e dinamiche, hanno raccolto un chiaro e univoco quadro indiziario a carico dell’uomo, supportato anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza privata presenti in loco, dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti e dalle risultanze dei rilievi eseguiti dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Catania.

In tale contesto, i Carabinieri avrebbero accertato come Cosentino, alle 19 circa di lunedì scorso, alla guida della propria auto, una Suzuki SX4 rossa, dopo aver compiuto un giro di ricognizione, avesse avvicinato Francesco Ilardi, classe 1970, che si trovava sul marciapiede all’esterno di un circolo di caccia di via Vittorio Emanuele. In quel frangente, nell’arco di pochissimi secondi, il presunto killer, dall’abitacolo del mezzo, avrebbe esploso contro la vittima 4 colpi di pistola, verosimilmente un revolver cal. 38, colpendola mortalmente con un proiettile nella zona lombare, per poi darsi alla fuga e rendersi da quel momento irreperibile.

I rilievi effettuati sulla scena del crimine, hanno consentito di rinvenire sull’asfalto i frammenti di 4 ogive, tra cui quella con tracce di sangue, che aveva oltrepassato il corpo di Ilardi.

Le immediate indagini poste in essere dal Nucleo Investigativo di Catania, supportato dai colleghi della compagnia di Acireale, hanno sin da subito scandagliato la vita privata dell’assassinato, al fine di comprendere le ragioni dell’omicidio e identificarne l’autore. In quest’ottica, è quindi emerso come la vittima, anch’essa commerciante di pollame, alcuni mesi addietro si fosse separata dal socio per mettersi in proprio, circostanza che avrebbe determinato un forte acredine nei suoi confronti da parte del figlio dell’ex collega di lavoro. Le ricerche, pertanto, indirizzatesi in questo senso, hanno permesso di rintracciare la vettura utilizzata dal presunto assassino, di proprietà di Cosentino, al cui interno, attraverso esami tecnici di natura speditiva, venivano trovate tracce di polvere da sparo.

È stato messo in campo, quindi, un imponente dispositivo di uomini e mezzi dell’Arma, coordinati dalle varie centrali operative, per assicurare quanto prima alla giustizia il presunto colpevole.

Le ricerche si sono concluse stanotte all’1 circa, quando una Gazzella ha bloccato Cosentino mentre stava percorrendo, a bordo di un’auto, viale Giuffrida a Catania, assieme al padre e all’avvocato, verosimilmente perché avrebbe avuto l’intenzione di costituirsi.

Sono attivamente in corso le ricerche dell’arma utilizzata per l’omicidio.


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