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Randazzo, i lavoratori del Comune saranno stabilizzati entro il prossimo 31 dicembre. Le rassicurazioni del primo cittadino ai sindacati

Sarà anche convocata la delegazione che si occuperà dell’applicazione del contratto nazionale di lavoro

l lavoratori del Comune di Randazzo saranno stabilizzati entro il prossimo 31 dicembre e a breve saranno avviate tutte le procedure propedeutiche necessarie.

Sarà anche convocata la delegazione che si occuperà dell’applicazione del contratto nazionale di lavoro.

Lo ha comunicato ai segretari provinciali di FP Cgil, FP CISL e Uilp Uil, il sindaco Francesco Sgroi nel corso della riunione tenutasi oggi, al quale ha partecipato anche il segretario comunale Pietro Fallica.

Le rassicurazioni arrivano dopo che nei giorni scorsi  le sigle che rappresentano i lavoratori del pubblico impiego avevano proclamato  lo stato di agitazione per i dipendenti comunali.

Il Comune di Randazzo non ha infatti ripartito il salario accessorio nonostante siano stati definiti i contratti integrativi dal 2018 al 2022, né  il contratto nazionale del 2019/2021; c’ era in ballo anche la stabilizzazione dei contrattisti, ora finalmente confermata dal primo cittadino, e la mancata riqualificazione del personale attraverso le progressioni verticali.

L’ ente supererà la fase del dissesto il prossimo 31 dicembre ma il Ministero dell’Interno ha stabilito che le assunzioni a tempo determinato interamente etero finanziate possono essere eseguite senza alcuna autorizzazione anche dagli enti in difficoltà.

Nel Comune di Randazzo i contrattisti in regime di part time a 24 ore sono 55 dal 2017 (in precedenza erano stati articolisti e poi Lsu dal 1990), mentre quelli a tempo indeterminato sono 42.

Alla riunione di oggi erano presenti la segretaria generale della FP CGIL, Concetta La Rosa, il segretario provinciale della FP CISL, Giuseppe Scirè, il segretario provinciale di Uilp Uil, Alessandro Spina.

A margine della riunione di oggi il sindaco ha espresso grandi preoccupazioni rispetto al mancato trasferimento delle trimestralita da parte della Regione Siciliana; l’ultimo trasferimento risale allo scorso gennaio. Ma è probabile che anche questa impasse venga risolta, stando alle recenti rassicurazioni dell’ente regionale.


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