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Rapina aggravata in concorso, donna condannata a 4 anni

La donna, difatti, è stata riconosciuta responsabile di una rapina aggravata in concorso con altri soggetti, commessa anni addietro nella città di Perugia

La Polizia di Stato di Catania ha proceduto all’esecuzione di un ordine per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale ordinario di Perugia – ufficio esecuzioni penali, a carico di una donna di origini cubane, dovendo la stessa espiare una pena di anni 4 di reclusione, oltre al pagamento della pena pecuniaria di 800 euro. La donna, difatti, è stata riconosciuta responsabile di una rapina aggravata in concorso con altri soggetti, commessa anni addietro nella città di Perugia.

I fatti risalgono alla mattina di domenica 3 dicembre, quando la locale sala operativa ha ricevuto la segnalazione dal sistema alloggiati che, all’interno di un albergo, ubicato alle pendici dell’Etna, stava temporaneamente soggiornando una donna di nazionalità cubana, risultata dagli immediati accertamenti esperiti, destinataria di un ordine di carcerazione per una rapina aggravata in concorso commessa nel territorio di Perugia.

Dopo le necessarie verifiche, gli investigatori della Squadra Mobile, tra i quali opportunamente era stata prevista la presenza di personale femminile, in poco tempo hanno raggiunto la predetta struttura alberghiera, apprendendo in quella circostanza che la persona si era momentaneamente allontanata.

Pertanto, è stato approntato un mirato, discreto servizio di osservazione in prossimità di tutti i punti di accesso all’edificio, in modo da sorprenderla nel momento del suo ritorno.

Effettivamente, dopo alcune ore, l’attenzione degli investigatori è stata attirata da una donna corrispondente alle descrizioni già acquisite nel corso dei precedenti accertamenti, la quale in quel momento stava facendo rientro in compagnia di un uomo.

Acquisita la piena corrispondenza con i dati anagrafici della donna da ricercare, quest’ultima è stata prima sottoposta ai rilievi fotodattiloscopici presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania e successivamente, come disposto dal provvedimento restrittivo, associata alla Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania


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