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“Sogno di una notte a Bicocca”, Francesca Ferro e Francesco Maria Attardi in scena giovedì sera nell’auditorium San Luigi Gonzaga di Nesima

Lo spettacolo sarà preceduto il giorno prima – oggi - da un incontro di testimonianza civile e culturale dal titolo “Shakespeare all’ergastolo”, sempre a cura dell’associazione Abc, nell’auditorium San Luigi Gonzaga

L’auditorium “San Luigi Gonzaga” (parrocchia omonima di viale Mario Rapisardi, a Nesima) ospiterà giovedì sera, alle 21, lo spettacolo “Sogno di una notte a Bicocca”. L’evento fa parte del progetto “Sicilia, Legge e Miseria: le radici dell’illegalità raccontate a Teatro in quattro serate”, a cura dell’associazione cultura ABC di Catania, ed è inserito nelle attività di “Palcoscenico Catania, la bellezza senza confini”, manifestazione promossa dall’amministrazione comunale di Catania. “Sogno di una notte a Bicocca” è scritto e diretto da Francesca Ferro, con Francesco Maria Attardi in scena.

Il carcere sembra il posto meno adatto a sognare, la detenzione lontano dal mondo esterno e dagli affetti, aliena l’essere umano, lo priva del tempo e dello spazio così come lo conosciamo noi, liberi, perciò nasce l’esigenza di uscire, superare le mura e pensarsi in un altro luogo, protagonisti di una storia che non è la propria, magari dentro un bosco in una notte d’estate. Questo progetto nasce da un’esperienza formativa presso la casa circondariale di Catania Bicocca nel 2012 effettuata dalla regista Francesca Ferro, che ha diretto un laboratorio di recitazione con i detenuti adulti dell’istituto, con lo scopo di mettere in scena “Sogno di una notte di mezz’estate” di Shakespeare e avendo come allievi attori una ventina di detenuti. “Assassini, spacciatori, sfruttatori della prostituzione – spiega Francesca Ferro – malviventi che se li avessi incontrati per strada, probabilmente avrei cambiato marciapiede. Ma lezione dopo lezione, incontro dopo incontro, grazie alla magia di Shakespeare, è nato un rapporto speciale tra me e i detenuti, fatto di sincerità e di affetto, di fiducia nei sogni e nella fantasia. Ho scritto “Sogno di una notte a Bicocca” perché volevo dare giusta eco alle emozioni fortissime che ho provato in quel periodo, durante una delle esperienze di lavoro che è ancora oggi una delle più belle di tutta la mia carriera”.

Lo spettacolo sarà preceduto il giorno prima – oggi – da un incontro di testimonianza civile e culturale dal titolo “Shakespeare all’ergastolo”, sempre a cura dell’associazione Abc, nell’auditorium San Luigi Gonzaga.


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