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Studenti dell’università di Catania alla scoperta dei processi geologici calabresi

Venti studenti dei corsi di studio del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali hanno effettuato una campagna di rilevamento in Calabria

Una campagna di rilevamento geologico-petrografico in Calabria per approfondire sul campo le conoscenze e le diverse tecniche acquisite. Un’esperienza tecnico-pratica di particolare importanza per venti studenti dei corsi di studio in geologia dei Basamenti cristallini e in Petrofisica vissuta nei giorni scorsi insieme con i docenti Gaetano Ortolano e Rosalda Punturo del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali dell’Università di Catania.

Nelle diverse giornate gli studenti hanno avito modo di approfondire il tema degli “oceani perduti” osservando direttamente gli affioramenti ofiolitici del Monte Reventino (Sila Piccola), testimonianza di litosfera oceanica fossile. E, inoltre, hanno studiato in dettaglio gli affioramenti geologici del territorio della città di Palmi dove sono stati effettuati rilievi petrografico strutturali dei faraglioni dell’Ulivo, i quali costituiscono una peculiarità geologica nel panorama della tettonica delle placche e che per questo sono stati candidati a geosito internazionale.

Studenti e docenti, inoltre, hanno effettuato un trekking lungo il famoso sentiero del Tracciolino della Costa Viola apprezzandone le bellezze naturalistiche e geologiche in particolare.

In chiusura di lavori sono stati ricevuti da alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di Palmi. Le attività svolte, infatti, rafforzano la collaborazione attiva da tempo tra l’amministrazione di Palmi e il Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania ponendo le basi per future ricerche e attività divulgative e di valorizzazione del territorio.


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