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Tenta rapina a mano armata nel centro commerciale, arrestato dai Carabinieri

Fallisce la rapina e finisce in ospedale

La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito dell’attività investigativa a carico del pregiudicato catanese Santo Alessandro Galeano, di 49 anni, indagato per i reati di tentata rapina aggravata dall’uso di armi, ha richiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere, eseguita dai Carabinieri della Tenenza di Misterbianco.

Le indagini sono state immediatamente attivate dai Carabinieri a seguito di una tentata rapina perpetrata il 30 gennaio scorso intorno alle 18:30 ai danni di una rivendita di articoli per la casa, sita all’interno di un noto centro commerciale catanese, nel corso della quale un individuo dell’apparente età di circa 50 anni, con il volto parzialmente coperto da un berretto ed uno scaldacollo, vi avrebbe fatto irruzione brandendo un oggetto appuntito ed intimando alla cassiera di consegnargli l’incasso della giornata.

La rapina avrebbe però avuto un esito insperato per il rapinatore perché, dopo aver scavalcato il bancone, non sarebbe stato in grado d’impadronirsi del cassetto metallico che custodiva il denaro in quanto saldamente ancorato alla cassa, quindi, stante anche il fermo diniego della commessa all’apertura di quest’ultima, si sarebbe dato alla fuga dapprima a piedi, poi a bordo dello scooter Honda con il quale sarebbe prima giunto presso il centro commerciale.

Ma, ancora una volta, il rapinatore non avrebbe immaginato d’incorrere in un ulteriore imprevisto perché, a causa delle sue manovre spericolate, ha poi colliso con due autoveicoli, ferendosi nella caduta e fuggendo nuovamente a piedi dinnanzi agli esterrefatti conducenti delle vetture che si erano affrettati a soccorrerlo, tentando invano di salire a bordo di un’autovettura in transito condotta da una donna che, per sua fortuna, aveva inserito la chiusura centralizzata degli sportelli riuscendo in tal modo ad allontanarsi in tutta fretta.

La disamina del modus operandi del rapinatore e la descrizione delle sue fattezze fisiche da parte dei testimoni, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio dell’indagato, hanno focalizzato l’attenzione dei militari su Santo Alessandro Galeano che, proprio nel mese di gennaio di quest’anno, si sarebbe reso autore di altre rapine per le quali, tra l’altro, l’Autorità Giudiziaria ha già emesso ulteriori misure cautelari restrittive.

Il parziale riconoscimento visivo del Galeano da parte dei militari attraverso la visione di alcuni fotogrammi di un sistema di videosorveglianza del centro commerciale, nonché la concomitanza del suo ricovero al pronto soccorso dell’ospedale “San Marco”, ove era stato trasportato in ambulanza a seguito di un incidente stradale occorsogli a bordo di un motociclo, avrebbero poi fornito ai militari l’ultimo tassello per la sua individuazione quale autore della fallita rapina.

I Carabinieri hanno pertanto notificato al Galeano l’ulteriore provvedimento restrittivo emesso dal GIP etneo all’interno del carcere catanese di Piazza Lanza, ove si trovava già ristretto a seguito delle precedenti misure cautelari già eseguite a suo carico.


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