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Tentano la fuga, ma dopo un inseguimento vengono bloccati: per uno di loro scattano le manette per resistenza a Pubblico ufficiale

Un'altra persona è stata denunciata per ricettazione e porto di arnesi atti allo scasso

La Polizia di Stato ha arrestato un 21enne catanese per resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso.

Nello specifico, ieri mattina, intorno alle 11, la Polizia di Stato di Acireale, di pattuglia per servizi di competenza, giunto in via Volano, in quella frazione di Santa Maria della Grazie, si avvedeva della presenza di due soggetti sospetti, a bordo di scooter Honda chiocciola, travisati da cappelli e scalda-collo e indossanti dei guanti neri, in chiara attitudine tesa alla probabile commissione di un reato, verosimilmente una rapina.

Il suddetto personale del Commissariato, stringeva sul motociclo cercando di precludere la via di fuga, non riuscendo nell’intenzione poiché i due, evitata la manovra costrittiva dell’auto della Polizia, si lanciavano a velocità per la predetta via Volano per alcune centinaia di metri, fino a rovinare sul selciato per un’errata manovra del guidatore.

A quel punto i due soggetti, rialzatisi, proseguivano la fuga a piedi, in particolare, uno dei due si addentrava nelle campagne circostanti, riuscendo a fare perdere le proprie tracce, mentre l’altro veniva bloccato dai poliziotti nell’atto di scavalcare un cancello.

Frattanto, sul posto, inviati dalla Sala Operativa del Commissariato, giungevano in ausilio una Volante e personale della Squadra Investigativa.

Il soggetto bloccato dal personale operante veniva identificato per un incensurato catanese (classe 2002), il quale, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di un artigianale martelletto frangi-vetro (del tipo di quelli in dotazione ai pullman per i casi di emergenza), che veniva sottoposto a sequestro in quanto da qualificarsi come arnese atto allo scasso.

Inoltre, dai primi accertamenti eseguiti tramite la Sala Operativa, si verificava che lo scooter era provento di furto.

Il giovane accompagnato negli Uffici del Commissariato, dove, dopo gli adempimenti di rito, sentito il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno nella Procura di Catania, veniva dichiarato in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale; inoltre, veniva, deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione e porto di arnesi atti allo scasso.

Pertanto, l’arrestato veniva condotto nella propria abitazione, per ivi rimanere ristretto in regime di arresti domiciliari come disposto dall’Autorità giudiziaria


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