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UniCt, Ecosistema dell’innovazione “Samothrace”, opportunità per pubblici e privati tramite i bandi ‘a cascata’

Otto milioni di euro saranno destinati a proposte progettuali individuate attraverso una ‘Call for ideas’: pubblicazione dei bandi entro ottobre

120 milioni di finanziamento, 115 giovani ricercatori neoassunti per un triennio, 70 borse per dottorato di ricerca, per un progetto che riunisce già 28 partner tra cui 4 università, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese, con l’Università di Catania a fare da soggetto proponente e capofila.

Sono i numeri dell’ecosistema dell’innovazione “Samothrace”, uno degli undici finanziati a livello nazionale con i fondi del Pnrr, che sfrutta la vocazione territoriale ampiamente riconosciuta nel settore della micro e nano elettronica e delle micro e nano tecnologie, per mettere a punto sviluppi e applicazioni in sei specifiche aree di interesse strategico per la Regione siciliana: agricoltura, ambiente, energia, mobilità sostenibile, patrimonio culturale e salute.

«E’ uno dei più grandi investimenti che riguardano il territorio regionale – ha osservato questa mattina il prof. Salvatore Baglio, coordinatore della cabina di regia sulla Ricerca dell’Ateneo e presidente della Fondazione Samothrace -, affidato a una compagine ben definita all’interno della Fondazione ma che adesso punta ad estendere il perimetro del proprio partenariato, coinvolgendo altri enti pubblici e soggetti privati attraverso il meccanismo dei bandi ‘a cascata’».

Questi sono degli avvisi pubblici che si rivolgono a tutti i potenziali ‘stakeholder’ territoriali, ai quali sono destinati ben 8 milioni di risorse: «I bandi a cascata sono un potente strumento di coinvolgimento – ha spiegato il dottor Fabrizio Cobis, dirigente del Ministero dell’Università e della Ricerca Fabrizio Cobis, referente per le azioni legate alla Missione 4 del Pnrr intervenendo alla giornata di presentazione che si è tenuta nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Ateneo – un meccanismo di inclusione volto ad ampliare il bacino di attrazione dell’ecosistema ad altri soggetti pubblici e privati della ricerca e dell’innovazione, il cui compito è essenzialmente quello di movimentare l’attenzione e la forza del territorio, aggiungendo qualità ed eccellenza ulteriore all’ecosistema».

«I destinatari dei bandi sono università, istituti di ricerca pubblici e privati, startup, PMI/grandi imprese a livello nazionale e internazionale ma con un’unità operativa con sede nelle regioni obiettivo – ha precisato il prof. Baglio, illustrando i punti salienti della ‘Call for ideas’ preliminare – che potranno segnalare tematiche e attività complementari a quelle attualmente condotte dall’ecosistema, cogliendo le reali esigenze provenienti dal territorio».


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