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Violenza di genere nel catanese, eseguite dalla Polizia diverse misure nei confronti di stalker e maltrattanti

Continua incessante, anche nel mese in corso, l’attività della Polizia di Stato volta a contrastare il fenomeno della violenza di genere, individuando gli autori di maltrattamenti in famiglia e di stalking

Continua incessante, anche nel mese in corso, l’attività della Polizia di Stato volta a contrastare il fenomeno della violenza di genere, individuando gli autori di maltrattamenti in famiglia e di stalking.

Grazie alla costante sinergia tra la Procura della Repubblica e Questura, sono stati irrogati dal Tribunale-Misure di Prevenzione ed eseguiti, nel mese in corso, 14 decreti di Sorveglianza Speciale di Pubblica sicurezza per gravi e reiterati reati commessi da soggetti ritenuti “socialmente pericolosi”, sia in ambito di violenza di genere che di criminalità mafiosa e comune.

Nei confronti di soggetti indiziati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, in particolare,  la Questura di Catania, ad Aprile, ha eseguito 5 Misure di Prevenzione della Sorveglianza Speciale emanate dal Tribunale, irrogate col Divieto di Avvicinamento alla parte offesa e in alcuni casi con l’aggiunta del c.d. braccialetto elettronico,  strumento di  controllo  applicato agli autori di reati di violenza di genere che consente uno speciale collegamento con la Sala Operativa della Questura o dei Carabinieri, segnalando l’avvicinamento dello stalker alle vittima ed a tutti i luoghi frequentati.

Le azioni violente, in alcuni casi, sono state compiute anche alla presenza dei figli minorenni e le vittime sono state costrette a ricorrere anche alle cure dei sanitari per aver riportato lesioni personali refertate in Ospedale.  Tra i soggetti destinatari della Sorveglianza Speciale vi sono due soggetti già Ammoniti dal Questore che, nonostante l’Avvertimento, hanno continuato a perpetrare l’attività molesta. Nei casi in cui l’A.G. ha applicato anche le relative misure cautelari, le Sorveglianze Speciali troveranno comunque applicazione al termine delle predette.

Al fine di arginare l’escalation di minacce, molestie e violenze alle donne maltrattate da partner o ex, sono stati emessi nei mesi di marzo e aprile anche 73 Ammonimenti del Questore nei confronti di maltrattanti. Questo consolidato strumento di prevenzione sta dando positivi risultati, consentendo di arginare e contrastare sul nascere, sin dai primi sintomi o segnali d’allarme pervenuti alle FF.PP., situazioni di pericolo che possano sfociare in fatti ben più gravi.

In alcune circostanze il soggetto è stato tratto in arresto in flagranza di reato, per aver reiterato comportamenti persecutori verso il partner o ex, violando la misura in atto, recandosi più volte nell’abitazione o anche sul posto di lavoro.

Nello stesso periodo non sono state trascurate le altre categorie di soggetti ritenuti pericolosi, ai sensi del codice Antimafia 159/2011 e sono state eseguite altre 9 Sorveglianze Speciali, di cui: 2 sorveglianze speciali con obbligo di soggiorno nel comune di residenza sono state eseguite nei confronti di altrettante persone, indiziate di appartenere ad associazioni mafiose e a delinquere, rispettivamente, al “clan MAZZEI” operante in questo centro e sui territori della provincia catanese, facente capo storicamente a Santo e Sebastiano MAZZEI detti “I CARCAGNUSI” (Misura emessa a seguito degli arresti scaturiti dall’operazione di Polizia denominata “THIRD FAMILY”) ed al clan “SANTAPAOLA-ERCOLANO”;  7 sono state applicate, invece, ad altrettanti appartenenti alla criminalità comune, per aver commesso diversi tipi di reato, tra i quali, numerosissimi furti in abitazione, spaccio di stupefacenti, rapine a mano armata e reati commessi contro appartenenti alle Forze dell’Ordine.

Tra questi vi è anche uno soggetto gravemente indiziato di rissa aggravata, porto d’armi e tentato omicidio per i fatti avvenuti all’interno di un noto locale notturno, allorquando furono sparati almeno quattordici colpi di arma da fuoco nel corso di uno scontro tra bande rivali.


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